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Field Day Ari 2000, 03/04 giugno 2000
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FIELD
DAY ARI 2000 LA SVOLTA |
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Eccomi di nuovo, per raccontarvi l’ennesima avventura nostrana, dove non si auspica il prestigio che può derivare dall’attivazione di un luogo dimenticato del mondo, né avere plauso, avendo la possibilità di operare da una BIG STATION tipo EA8BH. | |||||
Voglio semplicemente esporvi l’entusiasmo ed il divertimento che tre semplici OM hanno saputo tirare fuori nell’occasione del tradizionale Field Day Ari. I tre sono: I6FDJ, Filippo; IK6ZDF, Giacomo; IZ6AAV/P, Gabriele. | |||||
Siamo nel Terzo Millennio e confortati dalla generale convinzione che questo nuovo Secolo sarà un secolo migliore del precedente; anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto realizzare il nostro Field Day 2000, con una svolta. Ma partiamo dal principio, più precisamente ai giorni precedenti l’inizio delle Festività Pasquali. Ritrovati a discutere del più e del meno, seduti all’interno della locale sezione, dopo aver sorvolato su vari argomenti, arrivammo alla domanda che girava nelle nostre menti già da tempo: “ Ma quest’anno lo facciamo il Field Day ?”. “Certo, che si!”, fu la risposta, “ ma quest’anno andiamo per vincere e non per mangiare i prodotti tipici di montagna, come abbiamo fatto l’anno scorso!”, fu la pronta replica. Noi tre convenimmo sul vincere, ma, bisogna ammettere che al ricordo positivo di ciò che venne degustato lo scorso FD, si levò la proposta di reiterare la tradizione mangereccia. Comunque la macchina degli eventi si era messa in moto, nulla poteva arrestarla. Si decise la località dove avremmo operato, si decise chi aveva il turno annuale nel prestare il nominativo, si decise la parte tecnica, logistica e alimentare. Arrivò il mattino che precede l’inizio della gara, vennero caricate le macchine fino a che non entrò più nulla e si partì. Si giunse alla località prescelta a metà mattinata. Per l’ora di pranzo erano state installate le antenne ed il gazebo che fungeva da “tenda radio”. Come da manuale svolgemmo un test del sistema dal quale notammo che una delle antenne che doveva operare sulla parte alta delle HF, precisamente un dipolo rotativo 10/15/20 mt, non funzionava a dovere. Prontamente sostituita con l’ormai collaudata Asay R5 della Eco Antenne, il tutto tornava sui livelli consueti. Quest’evento, temuto e pronosticato, non ci scoraggiò, perché avevamo ciò che avrebbe segnato la svolta da questa edizione in poi: la possibilità di ottenere energia continua e duratura, per tutta la gara, ed oltre, grazie l’aiuto di un generatore elettrico completando una scorta di quattro batterie. |
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Ma come al solito la Sfiga ci vede benissimo, e visto che da quelle parti non c’era nessun altro, indovinate su chi posò lo sguardo ? ..... Esatto, su noi tre, agguerriti radioamatori, pronti a far sentire la propria presenza al F.D. La prima batteria, nuova, si scarico’ dopo 1 ora d’esercizio. Risulterà inutilizzabile in seguito. La seconda iniziò a dar cenni di cedimento dopo 3 ore, insieme alla batteria che alimentava il pc portatile. Ed ecco la svolta: viene acceso il generatore per la ricarica delle batterie, ormai affaticate dai qso che si susseguivano frenetici. Ma ecco avvenire l’imponderabile: il generatore, forse per l’eccessivo carico, si surriscalderà e cesserà di erogare corrente. Sarà un tormentoso succedersi di accensioni e spegnimenti, che porterà ad un qrt forzato alle ore 13.30 GMT del secondo giorno di gara. Ma allora la svolta non c’è stata? Il sognato cambiamento che avrebbe sancito la riuscita della gara, non si è realizzato !! Ciò che l’anno scorso si guastò per un problema strutturale, quest’anno ci ha mollato per un problema funzionale!!! Però una cosa ha funzionato sopra ogni aspettativa, un oggetto che ci ha donato due pranzi superlativi ed una colazione fumante: un fornello da campeggio alimentato a benzina verde. Preso con pochi soldi, è stato il punto fermo del nostro Field Day 2000, l’oggetto che ha dato finalmente una svolta radicale al lato culinario di questa splendida gara. Potrei continuare con il ricordo dei momenti unici, nell’ascolto dei segnali radio immersi nel quasi irreale silenzio che ci circondava, ma sarebbe inutile e lezioso. Perciò preferisco concludere, banalmente forse, ma sicuramente non mentendo, affermando che non dimenticheremo questo FD di primo millennio e dando come unica spiegazione che noi semplici OM non viviamo per la gloria dei log, ma per i ricordi del cuore. |
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IZ6AAV VAGNONI GABRIELE |
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Team IZ6AAV/P: I6FDJ, Filippo; IK6ZDF, Giacomo; IZ6AAV,Gabriele; RTX: Yaesu FT757 GXII Antenne: dipoli 40/80/160mt, dipolo rotativo 10/15/20mt home made, verticale Asay R5 Eco antenne. Energia: nr4 batterie 12v 40Ah, generatore miscela 12v home made. Qth: Rifugio M.te Amandola, 42° 58’ 22” N – 13° 16’ 5” E, wwloc.: JN62PX
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